Ho scoperto una cosa che mi ha impressionato: molti di voi avranno visto quel filmato fatto da Al Gore(personaggio politico in lotta per la candidatura a presidente insieme George W. Bush)sul GW.Ecco moltissimi dati che ci vengono propinati nel filmato sono falsi.
Dopo questa premessa,volevo riassumere il discorso di apertura di Vàclac Klaus(presidente della Repubblica Ceca) come portavoce di una fondazione veramente interdisciplinare e obiettiva riguardo alla problematica del Riscaldamento Globale la “Global Warming Policy Foundation”.
Discorso di apertura dell’annuale Congresso della “Global Warming Policy Foundation” tenuto dal Presidente della Repubblica Ceca, Václav Klaus.
Nonostante esistano ormai numerose Istituzioni, sia in Europa che oltreoceano, che sollevino parecchi dubbi riguardo al “dogma” del riscaldamento globale causato dall’uomo, gli scettici sono costantemente colpiti da una pressante opera di propaganda atta a svalutarli. Proprio per questo la Fondazione per lo studio della Politica del Riscaldamento Globale (GWPF) ha un’importanza fondamentale.
Bisogna dire con forza che il dibattito sul riscaldamento globale (GW) non è più un discorso scientifico relativo alle miriadi di cause che potrebbero provocare variazioni della temperatura terrestre, ma soltanto una manifestazione politica relativa all’uomo e alla società. Dice giustamente il paleoclimatologo australiano R. M. Carter: “Uomini pericolosi hanno causato il riscaldamento globale e noi siamo molto preoccupati di ciò, piuttosto che del riscaldamento in se stesso”. In un suo recente libro, conclude: “E’ ormai parecchio tempo che il problema del GW ha smesso di essere un problema scientifico”.
Ormai il dibattito è diventato un fatto politico con implicazioni enormi, che sono del tutto scorrelate dal problema climatico. Esso riguarda solamente i governi, i politici, i loro portaborse, le lobby che vogliono acquistare un maggior potere decisionale. Come ovvia conclusione, sembra che ormai l’accettazione supina del dogma sul GW abbia prodotto uno dei più costosi e anti democratici errori delle ultime generazioni.
Il dato di fatto essenziale, onestamente parlando, è che vi sono conflittuali ipotesi scientifiche, tutte altamente rispettabili. Questo dovrebbe essere il vero tema del dibattito sul GW. Quello che invece la politica sta imponendo è che esista un solo consenso scientifico e che qualsiasi dubbio in proposito debba essere annullato a priori. Il non potere sollevare idee contrarie alla politica ufficiale e alle esternazioni più lobbistiche, dimostra che stiamo scivolando verso un mondo post-democratico. Questo è un problema ben più grave del GW.
In questo momento così difficile per la società umana, ci sarebbe bisogno di scienziati che non solo pubblichino liberamente, dopo attenta azione di controllo da parte dei loro colleghi, articoli precisi e validi, ma che aiutino i politici onesti e l’opinione pubblica a separare i miti degli ambientalisti dalla realtà dei fatti. Essi dovrebbero avere la possibilità di esporre senza vincoli opportunistici le proprie teorie, in modo che sia l’opinione pubblica a decidere liberamente cosa accettare e cosa rifiutare. Chi ha seguito personalmente e senza condizionamenti esterni la letteratura degli ultimi due anni si sarà reso conto che l’anidride carbonica è una causa minore del supposto GW e che comunque l’umanità non è responsabile di esso.
Guardando indietro nei tempi geologici, il Premio Nobel per la Fisica Robert Laughlin spiega: “Il cambiamento climatico è qualcosa che la Terra conosce molto bene e che si ripete continuamente senza chiedere permesso a nessuno. Nonostante la civiltà umana non abbia fatto niente per innescare l’ultimo cambiamento, non potrà comunque essere in grado di fermarlo una volta che il pianeta ha deciso di agire in quella direzione”. Inoltre, egli conclude: “Le testimonianze geologiche ci confermano che il clima non dovrebbe preoccupare più di tanto nella ricerca di energie alternative. Non perché non sia importante, ma perché è assolutamente fuori dal nostro controllo”.
La conclusione a cui sono giunto è che l’ipotesi che sostiene un’origine antropogenica del GW rimane estremamente debole. Inoltre, è sempre sbagliato proporre una semplice tesi, attrattiva e magari anche scientificamente appetibile, non sufficientemente accertata, e basare su di essa politiche ambiziose, radicali e difficili da realizzare, senza porre attenzione a tutti gli argomenti e a tutti i costi diretti e indiretti a lei associata. Queste considerazioni mi hanno spinto a scrivere nel 2007 il libro. “Blue Planet in Green Shackles”. Ancora più piacevole è stato leggere un anno dopo un istruttivo libro di Nigel Lawson, “An appeal to reason, A cool look at Global Warming”.
Oggi siamo giunti a un punto particolare, in cui la nostra visione critica non ha certo ancora vinto, ma, guardando indietro, possiamo dire che a partire dal momento dell’inizio della massiccia propaganda in favore del GW nel summit di Rio del 1992, varie cose suggeriscono un certo grado di ottimismo:
- la temperatura globale ha smesso di crescere;
- sono state formulate forti ipotesi alternative per la spiegazione delle fluttuazioni climatiche;
- la reputazione del valore scientifico di alcuni degli esponenti “leader” della dottrina del GW è stata severamente ridimensionata (lo scandalo più eclatante è stato quello relativo all’Hockey Stick (mazza da hockey), che costituiva la base portante del terzo report di valutazione stilato dall’IPCC nel 2001;
- la conferenza di Copenhagen del dicembre 2009 ha finalmente rivelato, a tutti coloro che hanno voglio di sapere, che esiste una grande diversità di vedute e un chiara contraddizione negli interessi collegati al GW.
Tuttavia, nonostante le evidenze, l’allarmismo del GW e specialmente le misure politiche ad esso connesse hanno continuato a marciare trionfanti. Nemmeno la recente crisi finanziaria ed economica mondiale, unita all’enorme confusione, paura e debito pubblico, sono riusciti a fermare la vittoriosa marcia del GW.
Vorrei evidenziare tre semplici fatti di cui molte persone aperte alla libera discussione sono oggi ben consapevoli. Queste persone desiderano solo che i loro avversari, gli allarmisti del GW, li accettino onestamente. Altrimenti, i fautori del GW continueranno a sparare verso bersagli sbagliati, cosa che hanno fatto (forse intenzionalmente) finora.
Iniziamo con un dato di fatto ben stabilito: la temperatura media globale del pianeta cambia costantemente. Nessuno può ovviamente negare questa asserzione. La temperatura sta variando oggi così come è variata nel passato e varierà - senza dubbio - anche nel futuro. Oltre a questa incontestabile verità, bisogna aggiungere che negli ultimi diecimila anni (l’Eliocene), il clima è stato particolarmente stabile senza grandi variazioni nella temperatura della superficie. Se variazione a lungo periodo vi è stata essa rispecchia, al limite, un leggero trend verso il raffreddamento.
Presentando la debole variazione delle ultime decadi come una minaccia per il pianeta, gli allarmisti del GW hanno usato questo argomento per giustificare i loro tentativi di cambiare sostanzialmente il nostro modo di vivere, di indebolire e reprimere la nostra libertà, di controllarci e di dettarci cosa dobbiamo o non dobbiamo fare. Tutto ciò è inaccettabile. Il loro successo nell’avere influenzato milioni di persone razionali in tutti i luoghi del mondo è piuttosto sorprendente. Come è stato possibile avere questo successo? E così velocemente? Per le vecchie dottrine e ideologie ci sono voluti normalmente periodi molto più lunghi per riuscire a influenzare così pesantemente e ampiamente la società. Ciò è dovuto alle specifiche del nostro tempo? E’ magari dovuto al fatto che siamo continuamente “online”? Oppure perché le religioni e altre ideologie metafisiche sono diventate meno attraenti e meno persuasive? O, invece, dipende dalla necessità di riempire in qualche modo il vuoto etico e spirituale odierno con un nuova “nobile causa”, come quella di salvare un intero pianeta?
Gli ambientalisti sono stati bravissimi a scoprire questa “nobile causa”. Essi cercano, in pratica, di limitare la libertà umana in nome di “qualcosa” che sia nettamente più importante e più nobile della nostra limitata vita terrena.
Il secondo indiscutibile fatto è che - con tutti i ben noti problemi dei dati e delle misure - negli ultimi 150 anni, che è un tempo scala medio in climatologia, la temperatura globale ha mostrato ritmi di riscaldamento e di raffreddamento sovrapposti a un lieve trend di riscaldamento. Questo andamento è presente fin da quando la Terra (o meglio l’emisfero Nord perché i dati di quello Sud non sono disponibili) è uscita dalla Piccola Era Glaciale di circa duecento anni fa. Noi sappiamo benissimo che questo trend si è interrotto ripetutamente, come, ad esempio, dagli anni 40 alla metà degli anni 70, oppure come negli ultimi 10-12 anni. Il riscaldamento degli ultimi 150 anni è stato comunque veramente modesto e tutto fa supporre che anche l’eventuale futuro riscaldamento sarà simile e che le sue conseguenze non saranno né drammatiche né tantomeno catastrofiche. Non sembra proprio di essere vicini alla minaccia verso cui dovremmo intervenire spasmodicamente e immediatamente.
Il terzo fatto è che anche la percentuale di anidride carbonica presente nell’atmosfera è solita variare nel tempo. Qualche volta precede la variazione termica, talvolta la segue. In ogni modo, pur con tutti i problemi relativi a serie di misure spesso non compatibili fra loro, negli ultimi due secoli abbiamo assistito a un aumento di CO2 essenzialmente antropogenico. La sua concentrazione è passata da 284.7 ppmv nel 1850, a 310.7 nel 1950, e a 387.3 nel 2009.
Non vi è nessun motivo per negare questa evidenza. Il vero problema inaccettabile nasce quando ci si impone il dogma di credere che l’aumento simultaneo in tempi brevi dell’anidride carbonica prodotta dall’uomo e della temperatura sia una prova inconfutabile di una stretta relazione tra questi due fenomeni. Leggendo attentamente la bibliografia scientifica, questa correlazione non è assolutamente dimostrata. Tuttavia, è proprio su questa dubbia correlazione che si basa tutta la nuova dottrina degli ambientalisti. Ma essa non è una “nuova” dottrina! Essa è esistita sotto varie forme e manifestazioni per secoli. Sempre comunque basata sul fatto che il punto di partenza del nostro pensiero dovesse essere la Terra, il Pianeta, la Natura, non l’uomo o le opere dell’uomo.
Essa è sempre accompagnata dall’idea che si debba tornare indietro, allo stato primitivo della Terra, senza la presenza degli umani. I fautori di questa teoria hanno sempre considerato l’essere umano come un elemento estraneo. Se noi dovessimo prendere seriamente gli argomenti degli ambientalisti dovremmo concludere che la loro è un’ideologia profondamente anti-umana.
Il ridurre l’interpretazione delle svariate cause di un cambiamento climatico ad una sola variabile, la CO2, o - ancora peggio - alla CO2 prodotta dall’uomo, è veramente assurdo e inaccettabile. La razionalità più elementare, corroborata da una pur debole esperienza di test scientificamente e statisticamente validi, dice chiaramente che è impossibile trarre conclusioni definitive basandosi solo sulla supposta correlazione di due serie temporali. Inoltre, è fondamentale ricordare che in questo caso non esiste nemmeno questa semplice correlazione. L’aumento della temperatura iniziò approssimativamente 150 anni fa, mentre le emissioni umane di CO2 non aumentarono sensibilmente prima degli anni 40 del secolo scorso (proprio quando iniziò una caduta termica terminata più di trent’anni dopo).
La teoria è sempre un punto critico, ma in questo caso è addirittura mancante. Una pura analisi statistica non può spiegare o confermare alcunché. Due scienziati cinesi, Guang Wu e Shaomin Yan, hanno pubblicato uno studio in cui utilizzano un modello “random walk” (casuale) per analizzare la variazione di temperatura negli ultimi 160 anni. I loro risultati - molto poco apprezzati dagli allarmisti del GW - hanno mostrato che un modello di quel tipo approssima benissimo i cambiamenti della temperatura realmente osservati. Dato che un modello casuale rispecchia benissimo la variazione reale della temperatura, che bisogno c’è di coinvolgere fattori umani come l’emissione di CO2 per cercare di migliorare il modello? Qualche altro modello più raffinato ha dato risultati migliori? Assolutamente no!
L’insostenibile argomento che assume un semplice collegamento tra temperatura e CO2 prodotta dall’uomo è solo una parte dell’intera storia e solo uno dei principi base degli ambientalisti. Un altro, non meno importante aspetto della loro dottrina, è che esista una forte e tragica correlazione tra l’aumento della temperatura e il suo impatto sulla Natura e sulla Terra. L’ambizione originale era - forse - quella di salvare il pianeta per la sopravvivenza dell’uomo, ma oggi si vede benissimo che questo scopo è diventato sempre meno importante. Molti ambientalisti non pongono attenzione al futuro delle popolazioni. Essi vogliono salvare la Terra (anche se ne ha certamente bisogno) non l’umanità! Essi parlano di Natura, non di uomini. Per questi personaggi qualsiasi ragionamento economico, anche sofisticato, è sempre irrilevante.
Com’è possibile che così tanti politici, burocrati, importanti gruppi di istituzioni scientifiche, uomini d’affari e praticamente tutti i giornalisti non siano riusciti e non riescano a vedere i risvolti negativi del dogma del GW? L’unica spiegazione sensata è che essi non abbiano analizzato attentamente gli argomenti e che abbiano ormai investito troppo sull’allarmismo del GW. Alcuni di loro hanno paura che abbandonando questa dottrina il proprio orgoglio politico e professionale ne possa soffrire troppo. Altri stanno guadagnando un mucchio di denaro e non vogliono certo perdere una fonte sicura di enormi introiti. Non parliamo poi degli uomini d’affari che hanno investito pesantemente su ciò e sperano di fare la loro fortuna con il catastrofismo imperante. Tutti hanno profondi interessi a mantenere viva la paura della tragedia globale. Noi dovremmo dire a gran voce: “La coalizione dei interessi di potere ci sta seriamente mettendo in pericolo!”. Il nostro vero interesse dovrebbe essere una società libera, prosperosa e democratica. Noi dovremmo prepararci in tutti i modi ad adattarci a ogni tipo di futuro cambiamento climatico (sia verso il caldo che verso il freddo), ma non dovremmo mai accettare di perdere la nostra libertà.
Naturalmente non esiste solo un punto di vista per il GW.Tramite questo testo volevo far vedere che ci sono altri punti di vista sul riscaldamento globale.Quindi apriamo la mente e ceechiamo di pensare con la nostra testa,senza farci inculcare idee da nessuno.Non solo per questo problema ma per ogni questione che ci presenta il corso della vita.
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