La fase di ricerca di possibili pianeti abitati tra i candidati suggeriti da Kepler è iniziata l’8 maggio, quando il Green Bank Telescope, il più grande radio telescopio orientabile, ha potuto lavorare per 24 ore su 86 pianeti di dimensioni terrestri in posizioni “accettabili” per la vita. Ora tocca al milione di appassionati in giro per il mondo analizzare i dati e incrociare le dita.
Non è ovviamente sicuro che tutte le stelle scelte abbiano pianeti abitabili, ma sicuramente sono i luoghi migliori per cercare ET. Il Green Bank dedica circa cinque minuti a ogni stella che mostra di possedere un pianeta con una temperatura superficiale compresa tra zero e 100 °C.
Ricordiamo che finora le ricerche precedenti non hanno dato risultati particolari. Quando si è usato Arecibo, però, si sono osservate stelle simili al nostro Sole, avendole giudicate le più idonee a ospitare la vita. Oggi sappiamo che potrebbe anche non essere così. Purtroppo il grande radio telescopio di Arecibo non può guardare i pianeti di Kepler, dato che è fisso. Poco male. Ci sono altri vantaggi rispetto al gigante di Portorico. Non sarà, infatti, obbligatorio lavorare solo nella linea dell’idrogeno di 21 cm (1420 MHz), in quanto il Green Bank potrà spaziare in un range di 800 MHz, circa 300 volte più ampio di quello di Arecibo. Questo vuol dire che i dati ricavati in un solo giorno sono equivalenti a quelli di un anno di Arecibo (circa 60 terabytes). Sarà molto importante il fatto che il radio telescopio utilizzato coprirà completamente il “buco dell’acqua”, compreso tra i 21 (idrogeno neutro) e i 18 cm (ione OH). Dato che la vita dovrebbe svilupparsi dove c’è acqua, questa banda è l’ideale per avere segnali di forme di vita simili a noi. Forse il miglior “faro” per dirigerci verso razze intelligenti.
Dopo le 86 stelle prescelte, Green Bank passerà a studiare tutte le altre stelle osservate con successo da Kepler.
Estrapolando i dati di Kepler, dobbiamo aspettarci almeno 50 miliardi di pianeti nella galassia.
Io sono molto ottimista per quanto riguarda la vita nella nostra,ma sinceramente penso che sarà la missione Darwin dell’ESA a scoprire con certezza matematica,la vita alla lunghezza d’onda dell’acqua.
Le ragioni? maggiore risoluzione,maggiore numero di stelle esaminate,e tecnologie più affinate,la certezza ci arriverà tra il 2020 e il 2025 ovvero 5 o 10 anni dopo il lancio della missione Darwin entro il 2015.
Cmq e un inizio per far un paragone Kepler=tv bianco e nero
Darwin= Full HD
Le ragioni? maggiore risoluzione,maggiore numero di stelle esaminate,e tecnologie più affinate,la certezza ci arriverà tra il 2020 e il 2025 ovvero 5 o 10 anni dopo il lancio della missione Darwin entro il 2015.
Cmq e un inizio per far un paragone Kepler=tv bianco e nero
Darwin= Full HD
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