L'infinito

L'infinito
Cosa nasconde lo spazio infinito?Ci sono altre forme di vita?Saremo in grado di trovarle?

giovedì 28 aprile 2011

L'Universo può smentire Einstein?

L’energia oscura è essenziale per descrivere il cosmo secondo la relatività generale, ma è anche un bel problema per gli scienziati, i quali iniziano a pensare che Einstein avesse torto.
Nel modello cosmologico standard, l’universo è descritto dalla teoria della relatività generale di Einstein.
Questo modello descrive quasi tutte le osservazioni solo ammettendo l’esistenza dell’energia oscura. Ma la necessità di includere questa componente problematica potrebbe indicare un difetto della relatività generale. Sono stati proposti modelli alternativi, i modelli di gravità modificata, da testare sperimentalmente, in cui si esclude l’energia oscura.
Tratto da: Le Scienze, Aprile 2011 n.512






 Teoria della relatività, ultima e più grande frana della logica scientifica.
Ormai la teoria della relatività dopo un secolo non regge più.
Secondo il modello cosmologico attuale,il nostro universo è descritto dalle leggi di Einstein,è in uno stato di espansione accelerata ed è permeato dall'energia oscura,una componente energetica che sembrerebbe dominare su tutte le altre conosciute,e con la quale bisogna fare i conti.
Fino ad oggi tutto ciò che abbiamo osservato è stato spiegato dal modello teorico di Einstein in modo eccellente.
Il punto essenziale è che,nonostante il perfetto accordo tra i dati osservati e la teoria,la fisica stessa alla base della teoria risulta difettosa.E' quindi probabile(ormai oserei dire certo)che il modello attuale non sia quello giusto,ma sia solo un'approssimazione di quello reale.
Ora attraverso alcune constatazioni abbastanza complicate si può capire che la teoria della relatività non sta in piedi.



Parto dalla falsità dei due principi fondativi.
Costanza della velocità della luce (relatività ristretta, 1905).
Il principio è nato surrettiziamente dalla incomprensione del fenomeno delle "frange di interferenza" nell'esperimento Michelson-Morley (1881). Questo perche’, mentre la fisica corrente crede che le "frange" abbiano un comportamento motorio come il “raggio” corpuscolare di luce che va e viene, esse costituiscono in realtà una “struttura” magnetica solidale col sistema generante: l'apparecchiatura famosa di lastre e specchi a croce.
Si pensi, per analogia, a un arcobaleno rispetto alla superficie terrestre: chi si sognerebbe di teorizzare misure di locomozione su quella "frangia" naturale, configurata dal magnetismo terrestre ?
Bisogna premettere che ancora oggi l'ottica geometrica del fenomeno è completamente sconosciuta.
La realtà è che tali frange non rappresentano l'andirivieni ondulatorio dei fotoni-corpuscoli della luce, come crede la fisica accademica, immaginando che un loro presunto spostamento possa avere un qualsiasi significato in rapporto al problema che ci si proponeva (esistenza dell'etere).
Esse, invece, studiate correttamente - come fa la fisica unigravitazionale - dimostrano di essere onde stazionarie, solidali con l'apparecchiatura che le produce, e quindi inamovibili da quella: sono, cioè, del tutto indipendenti dal movimento della Terra in qualsiasi direzione dello spazio  siderale   (a  somiglianza dell' arcobaleno appunto, solidale con la rotazione terrestre).
È del resto addirittura comico il fatto che, quando si misura la velocità della luce nell'unico modo corretto di farlo, ovvero con uno strumento ottico diretto (cannocchiale, telescopio, apparecchi simili) e quindi nella forma corpuscolare dei raggi luminosi (come nelle misurazioni di Fizeau), si riscontra inequivocabilmente la composizione della velocità della luce d'una stella con quella dell'osservatore terrestre, tale da costringere a calcolare l'angolo di spostamento (aberrazione) dello strumento tra la posizione reale della stella e quella visuale. Scientemente spudorato è, a questo punto, il tentativo di adottare dei "correttivi" relativistici per raddrizzare sul fenomeno vero le gambe storte della relatività.

Principio di equivalenza tra massa inerziale e massa gravitazionale (relatività generate, 1916).
Il secondo "fondamento" della relatività è il secondo cieco della catena di Brueghel, rinchiuso questa volta nel cosiddetto "ascensore di Einstein". Andiamo per questo a quattro secoli indietro: alle pietre che, come si dice, Galileo faceva cadere dalla Torre di Pisa. Orbene, che i gravi di massa differente cadano con la stessa accelerazione - e cioè che il peso sia proporzionale alla massa - è cosa che appare vera solo su brevi distanze.
Ancora una volta si mostra chiaramente, ma si vedrà appresso ogni volta qualsiasi, che, per sostenere ad oltranza un errore di base, si è costretti a invischiarsi in una catena di altri più gravi errori.
È un fatto descrittivamente ben noto che, quando un meteorite si frantuma nell'alta atmosfera, i frammenti non cadono al suolo tutti nello stesso tempo, come vorrebbe la legge ipotizzata da Galileo e fatta propria da Einstein, ma, in una precisa successione, prima i piccoli e poi via via i più grandi.
Avviene, cioè, la stessa cosa che si riscontra per le particelle in uno spettrografo di massa: le più piccole sono accelerate di più e incurvate maggiormente rispetto alle più grandi. Ma ecco che, nell'articolo citato, la spiegazione del fenomeno, incomprensibile per la fisica ufficiale, tocca i vertici del ridicolo: la differente accelerazione dei vari pezzi dipenderebbe non già da una diversità di "forza" esercitata dal campo gravitazionale, come direbbe giustamente un bravo studente di liceo, ma da una diversa "quantità di moto" posseduta dai frammenti, la quale così assume una miracolosa proprietà di "forza"!
I particolari di questa lettura di fantasia peggiorano la situazione, perche’ i frammenti più grossi, che vanno più lontano, sono stimati più veloci, mentre è vero il contrario: essi sono in realtà più lenti, e proprio per questo cadono dopo.
La caduta su Giove dei frammenti della cometa Shoemaker-Levy nel 1994 è la conferma lampante della mia analisi. Crollati i due presupposti di base della relatività, che si sono rivelati inconsistenti, una fisica teorica intellettualmente onesta dovrebbe pregare la relatività di togliere il disturbo. Ma, al contrario, i fisici contemporanei pretendono di avanzare le "prove" d'un falso evidente.

Alcune prove:

Dilatazione del tempoSe ne adducono due "prove": una si riferisce al famigerato "paradosso dei gemelli", che sarebbe stato verificato con due orologi in volo su direzioni opposte intorno alla Terra.
A prescindere dal fatto della vanità realizzativa di una simile idea, si da il caso che i teorici della relatività non sono nemmeno d'accordo tra di loro, se all'arrivo i due orologi debbano, a norma della teoria, trovarsi ancora sincronizzati oppure no.
La polemica è molto accesa: si leggano in proposito gli articoli di Giulio Cortini - al quale procurai un'arrabbiatura - suL'Espresso-Colore del 9 aprile 1972 (L'orologiaio dell'equatore) e di Angioletta Coradini sul n. 750 di Sapere del luglio 1972 (Una nuova interpretazione del paradosso degli orologi).
Ancora una volta la prova è quella del testa o croce. L'altra "prova" della dilatazione del tempo la troviamo nello stesso articolo di Cortini prima citato: la "vita media" dei muoni.
Cominciamo col dire che i fisici teorici chiamano "vita media" delle particelle quella che è la loro "agonia media", cioè la durata della loro disintegrazione, o decadimento. Dunque, i velocissimi muoni dei raggi cosmici manifestano, morendo nell'alta atmosfera, una durata di decadimento superiore a quella di laboratorio.
Scartando l'intervento di Einstein, si osserva semplicemente che particelle più veloci (quelle dei raggi cosmici) sfuggono meglio alle interazioni gravitazionali incontrate lungo il percorso, le quali sono appunto la causa disgregante della loro consistenza corpuscolare. Solo per questo la loro "agonia" dura di più.

Trasformazione della massa in energia

Diciamo preliminarmente che i fenomeni nucleari erano abbondantemente noti prima della formula einsteiniana, che rappresenta, quando  nasce,   solo  l'equazione cervellotica di un grosso botto.
In primo luogo, la massa si trasforma in un fantasma detto "energia" esclusivamente nell'immaginazione fantascientifica di Einstein: quella massa che apparentemente si perde nei fenomeni di fissione o fusione è la parte di essa a cui i fisici non riescono a mettere il sale sulla coda al momento del botto, trattandosi di uno sciame di infinitesimali corpuscoli dotati delle immense velocità che avevano, non visti, nelle strutture nucleari e che poi determinano la loro distruttiva capacità di penetrazione (ecco il senso del fantasma "energia" !) nell'ambiente materiale circostante.

Che dire.Ancora non siamo ben riusciti a capire Le leggi che regolano l'universo.

martedì 26 aprile 2011

Marte


Marte è il quarto pianete del sistema solare in ordine di distanza dal Sole e l'ultimo dei pianeti di tipo terrestre, dopo Mercurio, Venere e la Terra. Viene inoltre chiamato ilPianeta rosso, a causa del suo colore caratteristico dovuto alle grandi quantità diossido di ferro che lo ricoprono.
Il pianeta, pur presentando un'atmosfera molto rarefatta e temperature medie superficiali piuttosto basse (tra -140 °C è, tra i pianeti del sistema solare, quello più simile alla Terra: infatti, nonostante le sue dimensioni siano intermedie fra quelle del nostro pianeta e della Luna (il diametro è circa la metà di quello della Terra e la massa poco più di un decimo), presenta inclinazione dell'asse di rotazione e durata del giorno sono simili a quelle terrestri; inoltre la sua superficie presenta formazioni vulcaniche,valli, calotte polari e deserti sabbiosi, oltre a formazioni geologiche che suggeriscono la presenza, in un lontano passato, di un'idrosfera. Tuttavia la superficie del pianeta appare fortemente craterizzata, a causa della quasi totale assenza di agenti erosivi (attività geologica, atmosferica e idrosferica in primis) in grado di modellare le strutture tettoniche; inoltre, la bassissima densità dell'atmosfera non è in grado di consumare buona parte dei meteoriti, che quindi raggiungono il suolo con maggior frequenza che non sulla Terra.Questo è una breve introduzione.Guardate questo video molto interessante.

domenica 17 aprile 2011

Assignment 6

Con questo assignment ho scoperto l'esistenza di pubmed,un motore di ricerca contenente più  di due milioni di articoli di ambito medico scientifico.
Prima cosa da osservare è che la grande maggioranza degli articoli è in inglese.Nel 2011 è necessario che sia così.Come ha detto il professore l'inglese è fondamentale al mondo d'oggi.

In quarta superiore ho fatto uno stage da una naturopata,un'esperienza che mi ha colpito da alcuni punti di vista.
Soprattutto mi colpì un discorso:la naturopata(su wikipedia spiega bene in cosa consiste tale disciplina http://it.wikipedia.org/wiki/Medicina_naturopatica)mi chiese quale università avrei voluto fare,io risposi fermamente medicina.Lei con un sorriso mi rispose"Ah,allora sarai un altro dei nostri nemici".
Mi spiegò la sua risposta dicendomi che la medicina tradizionale non crede ai metodi naturopatici.Difatti una persona come me,che viene per la prima volta in contatto con tale disciplina rimane un attimo interdetta;perchè sembra di entrare in un mondo fantastico,in cui si parla di chakra,di forza vitale,di cure che prevedono l'utilizzo di massaggiriflessologia plantareidroterapiacromopuntura/cromoterapiafloriterapia,climatoterapiaaromaterapia e molte altre.
Io nonostante abbia visto con i miei occhi alcune persone "guarire" con il riequilibrio dei setti punti del chakra tramite vari massaggi con vari oli,rimango molto scettico su questa "medicina",nonostante la mia mente rimanga aperta a qualunque evenienza futura.
Visto che rimango comunque incuriosito da tale disciplina ho provato a fare una ricerca su pubmed.
Scrivendo naturopathy i risultati ottenuti(833) sono già pochi rispetto ad altre parole chiave che danno migliaia e migliaia di risultati.Comunque sono ancora troppi per fare una ricerca accurata.Provo a mettere nei limits articoli dell'ultimo anno.I risultati ottenuti sono già 45,quindi un buon numero per una ricerca di quello che mi interessa.
Poi ero curioso di vedere se tra questi articoli ce ne fossero alcuni che parlavano di erbe.Quindi aggiungo la parola herbal,vedo che i risultati sono 4. Addirittura tra questi 4 è presente un articolo pubblicato la settimana scorsa che parla di erbe per curare malattie ai reni(purtroppo a pagamento come mi immaginavo).
Un altro articolo(http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21072601) mi ha sbalordito.Parla di una futura integrazione nelle università di medicina di Austria,Germania e Svizzera di medicine alternative come agopuntura,osteopatia e naturopatia.Questo al contrario di quanto ho detto all'inizio dell'articolo,ci fa capire che queste nuove branche della medicina si stiano diffondendo pian pianino.
Ancora in questi paesi che ho citato,non sono state instaurati questi tipi di studi all'interno del corso,ma probabilmente in un futuro vicino avremo a che fare con tali discipline.Che dire...speriamo che portino nuove conoscenze utili ai fini di curare malattie e di salvaguardare il paziente.

Un unico problema di questo sito è che tantissimi articoli sono a pagamento(anche centinaia di euro).Comunque ho letto su internet,che usando i computer dell'università si può accedere a molti articoli a pagamento,perchè l'università è abbonata a molte riviste.

Sono sicuro che pubmed risulterà utilissimo ad ognuno di noi per fare ricerche specifiche per la tesi e per molto altro!


Usando il proxy dell'ateneo ho visto che delle 45 pagine che trovavo dalla ricerca quasi  tutte erano scaricabili full text,al contrario di prima che solamente 3 erano full text.
Questo ci fa capire l'utilità di usare il proxy di unifi comodamente da casa nostra.
Direi davvero tutto molto interessante.

martedì 12 aprile 2011

50 anni dal primo viaggio nello spazio


Oggi come avrete certamente notato dal Doodle di Google si celebrano i 50 anni dal primo volo umano nello spazio ad opera del grande astronauta russo Yuri Gagarin. Il cosmonauta sovietico a bordo della navicella Vostok-1 il 12 aprile 1961, dopo aver compiuto un'intera orbita ellittica attorno alla Terra alla velocità di oltre 27mila chilometri orari e aver raggiunto un'altitudine massima di 302 chilometri e una minima di 175 ritornò sulla Terra dopo un'ora e 48 minuti. La sua frase "Da quassù la Terra è bellissima, azzurra, e non ci sono confini o frontiere" fece il giro del mondo.
Tra le tante manifestazioni, convegni e ritrovi organizzati in Italia per commemorare questo storico evento ve ne segnalo alcuni che mi sono parsi particolarmente interessanti:
"Dall'uomo nello spazio allo spazio per l'uomo" è un convegno che avrà luogo oggi al CNR di Sesto Fiorentino (Firenze) alle ore 14.30 e che avrà il privilegio di ospitare la celebre e simpaticissima astrofisica Margherita Hack che parlerà del tema "Scoperta di nuovi aspetti dell'Universo". Tanti i nomi di spicco tra cui Ettore Perozzi di Telespazio con "Fuori dalla culla" e Giorgio Fiocco dell'Università La Sapienza di Roma con "Sviluppi dell'attività spaziale" e poi Armando Buccheri della Selex Galileo, di Ruggero Casacchia e Alberto Mugnai del CNR, di Mario Cosmo dell'Agenzia Spaziale Italiana, e quindi di Guido Levrini dell'ESA (European Space Agency).
Per tale missione Gagarin aveva scelto il soprannome Кедр “Kedr” (“cedro”), usato durante il collegamento via radio. Il volo ebbe iniziò alle ore 9.07 di Mosca, all’interno della navicella Vostok 1 (Oriente 1), del peso di 4,7 t.  Compì un’intera orbita ellittica attorno alla Terra, raggiungendo un’altitudine massima di 302 km e una minima di 175 km, viaggiando a una velocità di 27.400 km/h.
Dopo 88 minuti di volo intorno al nostro pianeta, senza avere il controllo della navicella spaziale, guidato da un computer controllato dalla base, la capsula frenò la sua corsa accendendo i retrorazzi, in modo da consentire il rientro nell’atmosfera terrestre. Il volo terminò alle 10.20 ora di Mosca, in un campo vicino alla città di Takhtarova, dove  Gagarinvenne espulso dall’abitacolo e paracadutato a terra.
E oggi,  in ricordo di quella data, la Big G  ha messo a punto un logo d’eccezione. Al  posto delle due O del nome del motore di ricerca sono stati inseriti un astronauta col suo casco spaziale e  il mappamondo del nostro pianeta. E ancora, non  appena si seleziona il logo col puntatore, dalla seconda O, parte un missile.
Un video con le immagini del 12 aprile del 1961

domenica 10 aprile 2011

Venere:il Pianeta che un tempo era simile alla Terra

Prima di tutto un video  bellissimo su questo strano pianeta.Vi consiglio la visione.
Venere è il secondo pianeta del Sistema Solare in ordine di distanza dal Sole, con un'orbita della durata di 224,7 giorni terrestri.È l'oggetto naturale più luminoso nel cielo notturno, con l'eccezione della Luna. Venere raggiunge la sua massima brillantezza poco prima dell'alba o poco dopo il tramonto, e per questa ragione è spesso chiamata la "Stella del Mattino" o la "Stella della Sera".
Venere è il pianeta più caldo del sistema solare e non è dotato di satelliti o anelli e ha un campo magnetico debole.
Classificato come un pianeta terrestre, a volte è definito il "pianeta gemello" della Terra, poiché i due mondi sono molto simili per quanto riguarda criteri quali dimensioni e massa.La sonda Venus Express ha permesso di elaborare la prima mappa infrarossa dell’emisfero sud di Venere ed ha fornito ulteriori spunti per pensare che in tempi, forse non troppo remoti, il pianeta gemello della Terra per dimensioni, fosse anche simile a lei per la presenza di oceani d’acqua e di una tettonica a placche. La mappa è stata costruita utilizzando un migliaio di immagini riprese tra il 2006 ed il 2007 in una speciale lunghezza d’onda che ha permesso di vedere attraverso la spessa e impenetrabile coltre di nubi. Prima di questa missione, si conosceva già bene la superficie venusiana attraverso osservazioni radar, ma solo la nuova tecnica permette di studiare la composizione chimica delle rocce.
Una bellissima mappa di Venere ottenuta attraverso osservazioni radar
Una bellissima mappa di Venere ottenuta attraverso osservazioni radar. Benché ad alta risoluzione, non ci indica però la composizione chimica del suolo (i colori sono falsi e indicano solo l’altezza relativa delle varie zone; blu le più basse e verdi e marroni le più alte)
Proprio questi dati sembrano avvalorare maggiormente l’ipotesi che vasti oceani coprissero il pianeta e che gli alti ed enormi altopiani fossero continenti dominati da attività vulcanica. Non vi sono ancora prove certe, ma sicuramente le rocce delle zone più alte sono diverse da quella dei bacini. La differenza viene evidenziata dalla quantità di luce infrarossa che viene irraggiata nello spazio. Esse emettono più o meno calore a seconda della composizione chimica. Ricordiamo che le otto missioni russe che toccarono la superficie di Venere trovarono solo rocce basaltiche, ma non si posarono mai sugli altopiani. Ora si nota che questi sono composti da rocce più chiare e particolarmente antiche, molto simili al granito che sulla Terra forma la maggior parte dei continenti. Il granito si forma quando rocce di basalto sono risucchiate verso gli strati sottostanti la crosta dal movimento reciproco dei continenti (il processo noto come tettonica a placche). L’acqua si combina con queste e la loro mistura viene poi restituita in superficie dalle eruzioni vulcaniche. Se ciò che si vede fosse proprio granito avremmo una prova praticamente sicura della passata esistenza di acqua e di tettonica. Per far ciò bisognerebbe mandare una sonda sul suolo più chiaro.
Sembrerebbe che non ci sia più attività vulcanica, dato che le variazioni di temperatura nelle varie immagini non supera mai i 20°C, mentre la presenza di lava dovrebbe portare a differenze ben maggiori. Tuttavia, niente è ancora detto, dato che la grandezza di Venere è tale da permettersi di avere un interno caldo e fluido come quello della Terra. Ricordiamo che il calore dell’interno planetario dipende dalla quantità di elementi radioattivi che decadono producendo energia e di conseguenza dalla massa totale. Mercurio, la Luna, Marte si sono “spenti” in fretta essendo molto più piccoli e quindi con una minore abbondanza di elementi radioattivi. Vale la pena spiegare meglio questo fatto: la massa di un corpo celeste va con il volume, ossia con il cubo delle dimensioni, mentre la trasmissione di calore verso la superficie va con l’area e quindi con il quadrato delle dimensioni. Un oggetto che è il doppio di un altro come diametro, ha un volume e quindi una massa ben otto volte più grande (a parità di densità, ovviamente), ma una superficie solo quattro volte maggiore. Ne deriva quindi che la trasmissioni di calore verso l’esterno (che dipende dalla superficie) si esaurisce più lentamente nell’oggetto più grande. In altre parole la quantità di elementi radioattivi, otto volte maggiore, si disperde solo quattro volte più velocemente (Questo commento è degno del Conti :D).
Figura 1
D’altra parte, però, certe rocce molto scure potrebbero essere segno di colate laviche particolarmente recenti. Nuovi studi permetteranno di capire come mai un pianeta così simile a noi abbia perso tutta la sua acqua liquida  e sia diventato così caldo ed inospitale. La sola distanza dal Sole non può sicuramente spiegarlo. I misteri a volte sono ancora molto vicini a noi …
Un’immagine dei risultati ottenuti dalla Venus Express
Una bellissima mappa di Venere ottenuta attraverso osservazioni radar. Benché ad alta risoluzione, non ci indica però la composizione chimica del suolo (i colori sono falsi e indicano solo l’altezza relativa delle varie zone; blu le più basse e verdi e marroni le più alte)

venerdì 1 aprile 2011

Riscaldamento Globale:guardiamo il problema da ogni punto di vista

Anche se non è un tema prettamente di "Universo",ho deciso di parlarne per fare un po' di chiarezza e perchè è un tema a me molto caro,che seguo ormai a 6/7 anni.Premetto che la mia tesina delle superiori parlava proprio di questo argomento.Fino a pochi mesi fa,guardavo il problema del Global Warming((GW) come una verità assoluta.Invece leggendo vari articoli di scienziati,ho scoperto che ci sono teorie contrastanti e molto valide.Quindi ora sono abbastanza scettico di fronte al GW.
Ho scoperto una cosa che mi ha impressionato: molti di voi avranno visto quel filmato fatto da Al Gore(personaggio politico in lotta per la candidatura a presidente insieme George W. Bush)sul GW.Ecco moltissimi dati che ci vengono propinati nel filmato sono falsi.


Dopo questa premessa,volevo riassumere il discorso di apertura di Vàclac Klaus(presidente della Repubblica Ceca) come portavoce di una fondazione veramente interdisciplinare e obiettiva riguardo alla problematica del Riscaldamento Globale la  “Global Warming Policy Foundation”.



Discorso di apertura dell’annuale Congresso della “Global Warming Policy Foundation” tenuto dal Presidente della Repubblica Ceca, Václav Klaus.

Nonostante esistano ormai numerose Istituzioni, sia in Europa che oltreoceano, che sollevino parecchi dubbi riguardo al “dogma” del riscaldamento globale causato dall’uomo, gli scettici sono costantemente colpiti da una pressante opera di propaganda atta a svalutarli. Proprio per questo la Fondazione per lo studio della Politica del Riscaldamento Globale (GWPF) ha un’importanza fondamentale.
Bisogna dire con forza che il dibattito sul riscaldamento globale (GW) non è più un discorso scientifico relativo alle miriadi di cause che potrebbero provocare variazioni della temperatura terrestre, ma soltanto una manifestazione politica relativa all’uomo e alla società. Dice giustamente il paleoclimatologo australiano R. M. Carter: “Uomini pericolosi hanno causato il riscaldamento globale e noi siamo molto preoccupati di ciò, piuttosto che del riscaldamento in se stesso”. In un suo recente libro, conclude: “E’ ormai parecchio tempo che il problema del GW ha smesso di essere un problema scientifico”.
Ormai il dibattito è diventato un fatto politico con implicazioni enormi, che sono del tutto scorrelate dal problema climatico. Esso riguarda solamente i governi, i politici, i loro portaborse, le lobby che vogliono acquistare un maggior potere decisionale. Come ovvia conclusione, sembra che ormai l’accettazione supina del dogma sul GW abbia prodotto uno dei più costosi e anti democratici errori delle ultime generazioni.
Il dato di fatto essenziale, onestamente parlando, è che vi sono conflittuali ipotesi scientifiche, tutte altamente rispettabili. Questo dovrebbe essere il vero tema del dibattito sul GW. Quello che invece la politica sta imponendo è che esista un solo consenso scientifico e che qualsiasi dubbio in proposito debba essere annullato a priori. Il non potere sollevare idee contrarie alla politica ufficiale e alle esternazioni più lobbistiche, dimostra che stiamo scivolando verso un mondo post-democratico. Questo è un problema ben più grave del GW.
In questo momento così difficile per la società umana, ci sarebbe bisogno di scienziati che non solo pubblichino liberamente, dopo attenta azione di controllo da parte dei loro colleghi, articoli precisi e validi, ma che aiutino i politici onesti e l’opinione pubblica a separare i miti degli ambientalisti dalla realtà dei fatti. Essi dovrebbero avere la possibilità di esporre senza vincoli opportunistici le proprie teorie, in modo che sia l’opinione pubblica a decidere liberamente cosa accettare e cosa rifiutare. Chi ha seguito personalmente e senza condizionamenti esterni la letteratura degli ultimi due anni si sarà reso conto che l’anidride carbonica è una causa minore del supposto GW e che comunque l’umanità non è responsabile di esso.
Guardando indietro nei tempi geologici, il Premio Nobel per la Fisica Robert Laughlin spiega: “Il cambiamento climatico è qualcosa che la Terra conosce molto bene e che si ripete continuamente senza chiedere permesso a nessuno. Nonostante la civiltà umana non abbia fatto niente per innescare l’ultimo cambiamento, non potrà comunque essere in grado di fermarlo una volta che il pianeta ha deciso di agire in quella direzione”. Inoltre, egli conclude: “Le testimonianze geologiche ci confermano che il clima non dovrebbe preoccupare più di tanto nella ricerca di energie alternative. Non perché non sia importante, ma perché è assolutamente fuori dal nostro controllo”.
La conclusione a cui sono giunto è che l’ipotesi che sostiene un’origine antropogenica del GW rimane estremamente debole. Inoltre, è sempre sbagliato proporre una semplice tesi, attrattiva e magari anche scientificamente appetibile, non sufficientemente accertata, e basare su di essa politiche ambiziose, radicali e difficili da realizzare, senza porre attenzione a tutti gli argomenti e a tutti i costi diretti e indiretti a lei associata. Queste considerazioni mi hanno spinto a scrivere nel 2007 il libro. “Blue Planet in Green Shackles”. Ancora più piacevole è stato leggere un anno dopo un istruttivo libro di Nigel Lawson, “An appeal to reason, A cool look at Global Warming”.
Oggi siamo giunti a un punto particolare, in cui la nostra visione critica non ha certo ancora vinto, ma, guardando indietro, possiamo dire che a partire dal momento dell’inizio della massiccia propaganda in favore del GW nel summit di Rio del 1992, varie cose suggeriscono un certo grado di ottimismo:
- la temperatura globale ha smesso di crescere;
- sono state formulate forti ipotesi alternative per la spiegazione delle fluttuazioni climatiche;
- la reputazione del valore scientifico di alcuni degli esponenti “leader” della dottrina del GW è stata severamente ridimensionata (lo scandalo più eclatante è stato quello relativo all’Hockey Stick (mazza da hockey), che costituiva la base portante del terzo report di valutazione stilato dall’IPCC nel 2001;
- la conferenza di Copenhagen del dicembre 2009 ha finalmente rivelato, a tutti coloro che hanno voglio di sapere, che esiste una grande diversità di vedute e un chiara contraddizione negli interessi collegati al GW.
Tuttavia, nonostante le evidenze, l’allarmismo del GW e specialmente le misure politiche ad esso connesse hanno continuato a marciare trionfanti. Nemmeno la recente crisi finanziaria ed economica mondiale, unita all’enorme confusione, paura e debito pubblico, sono riusciti a fermare la vittoriosa marcia del GW.


Vorrei evidenziare tre semplici fatti di cui molte persone aperte alla libera discussione sono oggi ben consapevoli. Queste persone desiderano solo che i loro avversari, gli allarmisti del GW, li accettino onestamente. Altrimenti, i fautori del GW continueranno a sparare verso bersagli sbagliati, cosa che hanno fatto (forse intenzionalmente) finora.
Iniziamo con un dato di fatto ben stabilito: la temperatura media globale del pianeta cambia costantemente. Nessuno può ovviamente negare questa asserzione. La temperatura sta variando oggi così come è variata nel passato e varierà - senza dubbio - anche nel futuro. Oltre a questa incontestabile verità, bisogna aggiungere che negli ultimi diecimila anni (l’Eliocene), il clima è stato particolarmente stabile senza grandi variazioni nella temperatura della superficie. Se variazione a lungo periodo vi è stata essa rispecchia, al limite, un leggero trend verso il raffreddamento.
Presentando la debole variazione delle ultime decadi come una minaccia per il pianeta, gli allarmisti del GW hanno usato questo argomento per giustificare i loro tentativi di cambiare sostanzialmente il nostro modo di vivere, di indebolire e reprimere la nostra libertà, di controllarci e di dettarci cosa dobbiamo o non dobbiamo fare. Tutto ciò è inaccettabile. Il loro successo nell’avere influenzato milioni di persone razionali in tutti i luoghi del mondo è piuttosto sorprendente. Come è stato possibile avere questo successo? E così velocemente? Per le vecchie dottrine e ideologie ci sono voluti normalmente periodi molto più lunghi per riuscire a influenzare così pesantemente e ampiamente la società. Ciò è dovuto alle specifiche del nostro tempo? E’ magari dovuto al fatto che siamo continuamente “online”? Oppure perché le religioni e altre ideologie metafisiche sono diventate meno attraenti e meno persuasive? O, invece, dipende dalla necessità di riempire in qualche modo il vuoto etico e spirituale odierno con un nuova “nobile causa”, come quella di salvare un intero pianeta?
Gli ambientalisti sono stati bravissimi a scoprire questa “nobile causa”. Essi cercano, in pratica, di limitare la libertà umana in nome di “qualcosa” che sia nettamente più importante e più nobile della nostra limitata vita terrena.
Il secondo indiscutibile fatto è che - con tutti i ben noti problemi dei dati e delle misure - negli ultimi 150 anni, che è un tempo scala medio in climatologia, la temperatura globale ha mostrato ritmi di riscaldamento e di raffreddamento sovrapposti a un lieve trend di riscaldamento. Questo andamento è presente fin da quando la Terra (o meglio l’emisfero Nord perché i dati di quello Sud non sono disponibili) è uscita dalla Piccola Era Glaciale di circa duecento anni fa. Noi sappiamo benissimo che questo trend si è interrotto ripetutamente, come, ad esempio, dagli anni 40 alla metà degli anni 70, oppure come negli ultimi 10-12 anni. Il riscaldamento degli ultimi 150 anni è stato comunque veramente modesto e tutto fa supporre che anche l’eventuale futuro riscaldamento sarà simile e che le sue conseguenze non saranno né drammatiche né tantomeno catastrofiche. Non sembra proprio di essere vicini alla minaccia verso cui dovremmo intervenire spasmodicamente e immediatamente.
Il terzo fatto è che anche la percentuale di anidride carbonica presente nell’atmosfera è solita variare nel tempo. Qualche volta precede la variazione termica, talvolta la segue. In ogni modo, pur con tutti i problemi relativi a serie di misure spesso non compatibili fra loro, negli ultimi due secoli abbiamo assistito a un aumento di CO2 essenzialmente antropogenico. La sua concentrazione è passata da 284.7 ppmv nel 1850, a 310.7 nel 1950, e a 387.3 nel 2009.
Non vi è nessun motivo per negare questa evidenza. Il vero problema inaccettabile nasce quando ci si impone il dogma di credere che l’aumento simultaneo in tempi brevi dell’anidride carbonica prodotta dall’uomo e della temperatura sia una prova inconfutabile di una stretta relazione tra questi due fenomeni. Leggendo attentamente la bibliografia scientifica, questa correlazione non è assolutamente dimostrata. Tuttavia, è proprio su questa dubbia correlazione che si basa tutta la nuova dottrina degli ambientalisti. Ma essa non è una “nuova” dottrina! Essa è esistita sotto varie forme e manifestazioni per secoli. Sempre comunque basata sul fatto che il punto di partenza del nostro pensiero dovesse essere la Terra, il Pianeta, la Natura, non l’uomo o le opere dell’uomo.
Essa è sempre accompagnata dall’idea che si debba tornare indietro, allo stato primitivo della Terra, senza la presenza degli umani. I fautori di questa teoria hanno sempre considerato l’essere umano come un elemento estraneo. Se noi dovessimo prendere seriamente gli argomenti degli ambientalisti dovremmo concludere che la loro è un’ideologia profondamente anti-umana.
Il ridurre l’interpretazione delle svariate cause di un cambiamento climatico ad una sola variabile, la CO2, o - ancora peggio - alla CO2 prodotta dall’uomo, è veramente assurdo e inaccettabile. La razionalità più elementare, corroborata da una pur debole esperienza di test scientificamente e statisticamente validi, dice chiaramente che è impossibile trarre conclusioni definitive basandosi solo sulla supposta correlazione di due serie temporali. Inoltre, è fondamentale ricordare che in questo caso non esiste nemmeno questa semplice correlazione. L’aumento della temperatura iniziò approssimativamente 150 anni fa, mentre le emissioni umane di CO2 non aumentarono sensibilmente prima degli anni 40 del secolo scorso (proprio quando iniziò una caduta termica terminata più di trent’anni dopo).
La teoria è sempre un punto critico, ma in questo caso è addirittura mancante. Una pura analisi statistica non può spiegare o confermare alcunché. Due scienziati cinesi, Guang Wu e Shaomin Yan, hanno pubblicato uno studio in cui utilizzano un modello “random walk” (casuale) per analizzare la variazione di temperatura negli ultimi 160 anni. I loro risultati - molto poco apprezzati dagli allarmisti del GW - hanno mostrato che un modello di quel tipo approssima benissimo i cambiamenti della temperatura realmente osservati. Dato che un modello casuale rispecchia benissimo la variazione reale della temperatura, che bisogno c’è di coinvolgere fattori umani come l’emissione di CO2 per cercare di migliorare il modello? Qualche altro modello più raffinato ha dato risultati migliori? Assolutamente no!
L’insostenibile argomento che assume un semplice collegamento tra temperatura e CO2 prodotta dall’uomo è solo una parte dell’intera storia e solo uno dei principi base degli ambientalisti. Un altro, non meno importante aspetto della loro dottrina, è che esista una forte e tragica correlazione tra l’aumento della temperatura e il suo impatto sulla Natura e sulla Terra. L’ambizione originale era - forse - quella di salvare il pianeta per la sopravvivenza dell’uomo, ma oggi si vede benissimo che questo scopo è diventato sempre meno importante. Molti ambientalisti non pongono attenzione al futuro delle popolazioni. Essi vogliono salvare la Terra (anche se ne ha certamente bisogno) non l’umanità! Essi parlano di Natura, non di uomini. Per questi personaggi qualsiasi ragionamento economico, anche sofisticato, è sempre irrilevante.
Com’è possibile che così tanti politici, burocrati, importanti gruppi di istituzioni scientifiche, uomini d’affari e praticamente tutti i giornalisti non siano riusciti e non riescano a vedere i risvolti negativi del dogma del GW? L’unica spiegazione sensata è che essi non abbiano analizzato attentamente gli argomenti e che abbiano ormai investito troppo sull’allarmismo del GW. Alcuni di loro hanno paura che abbandonando questa dottrina il proprio orgoglio politico e professionale ne possa soffrire troppo. Altri stanno guadagnando un mucchio di denaro e non vogliono certo perdere una fonte sicura di enormi introiti. Non parliamo poi degli uomini d’affari che hanno investito pesantemente su ciò e sperano di fare la loro fortuna con il catastrofismo imperante. Tutti hanno profondi interessi a mantenere viva la paura della tragedia globale. Noi dovremmo dire a gran voce: “La coalizione dei interessi di potere ci sta seriamente mettendo in pericolo!”. Il nostro vero interesse dovrebbe essere una società libera, prosperosa e democratica. Noi dovremmo prepararci in tutti i modi ad adattarci a ogni tipo di futuro cambiamento climatico (sia verso il caldo che verso il freddo), ma non dovremmo mai accettare di perdere la nostra libertà.

Naturalmente non esiste solo un punto di vista per il GW.Tramite questo testo volevo far vedere che ci sono altri punti di vista sul riscaldamento globale.Quindi apriamo la mente e ceechiamo di pensare con la nostra testa,senza farci inculcare idee da nessuno.Non solo per questo problema ma per ogni questione che ci presenta il corso della vita.